Mancate bonifiche: danno a Erario da 43 mln

Tra destinatari ex ministro Bordon, Morese e Bassolino
(ANSA) - NAPOLI, 25 OTT - Un danno all'Erario nel settore delle bonifiche ambientali per oltre 43 milioni di euro e' stato accertato al termine di una indagine affidata al Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli dalla Procura della Corte dei Conti per la Campania.
Atto di citazione per 17 persone tra cui ex ministro dell'Ambiente, Bordon, ex sottosegretario al Lavoro, Morese, ed ex governatore della Campania, Bassolino.
L'ex ministro dell'Ambiente, Willer Bordon, l'ex sottosegretario al Lavoro, Raffaele Morese e l'ex governatore della Campania ed ex commissario straordinario per l'emergenza rifiuti,Antonio Bassolino, sono tra i 17 destinatari degli atti di citazione in giudizio notificati su un presunto danno erariale da 43 milioni di euro.


Il danno è stato accertato al termine di una indagine affidata al Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli dalla Procura della Corte dei Conti per la Campania. Un atto di citazione a giudizio è stato notificato a 17 persone tra cui ex amministratori della Regione Campania, un ex ministro, un ex sottosegretario ed alcuni professionisti. L'operazione della Guardia di Finanza, denominata "NIMBY" - acronimo inglese a significare "non nel mio giardino" - ha portato alla luce, secondo quanto riferiscono le Fiamme gialle, «un ulteriore caso di grave e rilevante spreco di denaro pubblico verificatosi nel settore delle bonifiche ambientali».

Le indagini. Gli accertamenti condotti dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica hanno ricostruito in dettaglio la complessa vicenda riferita ad un contratto stipulato nel 2002 tra la società Jacorossi Imprese Spa, la Regione Campania ed il commissariato di Governo per l'Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque della Regione Campania per la realizzazione del progetto "piano per la gestione degli interventi di bonifica e rinaturalizzazione dei siti inquinati del litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano".

(Cormez) 5200 SITI INQUINATI, SOLO 13 BONIFICATI - In Campania sono oltre 5.200 i siti potenzialmente inquinati e 461 quelli con un alto livello di inquinamento ufficialmente censiti dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania Arpac . Nel rapporto Ecomafia 2010 di Legambiente viene riportato che in totale, soltanto 13 siti sono stati bonificati, ottenendo la certificazione di avvenuta bonifica. Si stima che nell’intera fascia di territorio fra Napoli e Caserta solo il 15% dei siti sia stato liberato dai rifiuti e dai loro resti. Sarebbe scorretto, in questo caso, parlare di bonifica, visto che in questi luoghi le sostanze inquinanti non sono state rimosse dai terreni oggetto di sversamenti, né tanto meno dalla falda acquifera in cui spesso sono penetrate.

BONIFICHE CRIMINALI - In alcuni casi eclatanti si è addirittura scoperto che le “bonifiche” venivano effettuate da imprese che utilizzavano compost che era stato prima miscelato con altri rifiuti tossici per la ricomposizione del terreno. Oltre al danno, la beffa: i criminali guadagnavano quando sversavano rifiuti tossici. Il ciclo si è autoalimentato per moltissimo tempo.

BONIFICHE FANTASMA - A causa della situazione gravissima, nel 2001 è stato costituito il Commissariato di Governo per l’Emergenza Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania. Visti i consistenti fondi destinati a quest’organo, non si sono fatte attendere le infiltrazioni da parte di criminali che hanno fiutato un’occasione unica di guadagno, dando il via al fenomeno delle cosiddette “bonifiche fantasma”: bonifiche per le quali vengono pagati fior di quattrini a imprese che poi eseguono i lavori male, quando li eseguono. Una su tutte, la bonifica affidata alla Jacorossi di una parte del sito d’interesse nazionale “Litorale Domitio-Flegreo ed Agro Aversano”. Le bonifiche, in questo caso, sono state eseguite da ditte terze e solo in maniera molto parziale. I rifiuti tossici raccolti sono stati solamente spostati da un posto all’altro e mai smaltiti a norma di legge.