Contestazione dei Comitati contro il ministro della Salute intervenuto ad Aversa per la presentazione di uno studio sulla situazione epidemiologica della Regione
In Campania i tumori uccidono più che nel resto d'Italia. Lo rivela la relazione finale del gruppo di lavoro del ministero della Salute sulla situazione epidemiologica del territorio. La mortalità per tumori maligni in regione è superiore ai valori dell'intera Italia, in particolare nelle province di Caserta (solo per gli uomini) e di Napoli (per uomini e donne). Si muore soprattutto di cancro a fegato, laringe, trachea-bronchi e polmone, prostata, vescica. La relazione sottolinea però che non è dimostrato alcun nesso tra l'aumento della mortalità e la presenza di rifiuti tossici o di altri elementi inquinanti come roghi, diossina e sversamenti illegali.
È stato lo stesso ministro Balduzzi a ribadirlo, spiegando che ''ad oggi dagli studi non risulta un nesso causale accertato fra lo smaltimento dei rifiuti e la ripercussione sulla salute'', ammettendo comunque che ''potenziali implicazioni sulla salute non possono essere escluse''.
ATTESA DI VITA PER CHI SI AMMALA - In Campania anche il record negativo delle attese di vita per chi si ammala di tumore, minori rispetto a chi abita in altre zone d'Italia. Balduzzi ha oggi proposto anche la creazione di una task force con la Regione per lavorare a una serie di punti focali: dalla raccolta di informazioni alla promozione di corretti stili di vita, al potenziamento delle campagne di screening e del sistema di cure e dei percorsi diagnostici terapeutici.
CRITICHE - Critico nei confronti delle parole del ministro il senatore PD Ignazio Marino, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale. ''Sorprendono le parole del ministro Balduzzi che - obietta - sembra non conoscere o almeno non prendere in considerazione le relazioni che centinaia di studi scientifici pongono tra una sostanza come la diossina e l'insorgenza di tumori''. ''Decenni di mancato smaltimento dei rifiuti urbani e di deposito di rifiuti industriali e speciali particolarmente nocivi in discariche illegali - sottolinea - hanno contaminato il territorio producendo un disastro ambientale che si traduce in disastro sanitario. Napoli e la Campania sono state avvelenate per oltre un terzo di secolo con pesantissime conseguenze per i suoi abitanti così che oggi in questa regione si registra un aumento della mortalità del 9% tra gli uomini, del 12% tra le donne, un aumento anche dell'80% di tumori ai polmoni e allo stomaco, linfomi e malformazioni neonatali, mentre altre regioni italiane assistono ad una diminuzione di queste patologie''. "Occorre con urgenza - avverte - un piano concreto di prevenzione sanitaria e bonifica del territorio che consenta di tutelare seriamente la salute dei cittadini".
LA CONTESTAZIONE - La giornata ha vissuto momenti di tensione dopo la presentazione della relazione, all'uscita del ministro dal Municipio di Aversa, dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della relazione. Il ministro ha lasciato il municipio da un'uscita secondaria e si è scatenata la protesta dei manifestanti aderenti a varie associazioni, tra cui "Mamme Vulcaniche" di Terzigno, Movimento cinque stelle e "Comitato Fuochi". Una delle auto al seguito di Balduzzi - in cui viaggiava una componente del gruppo di lavoro che ha condotto lo studio epidemiologico - è stata colpita da schiaffi, pugni e sputi. Uno dei manifestanti con il megafono ha urlato all'indirizzo del ministro: "Noi moriamo per colpa della camorra e dei rifiuti e voi continuate a prenderci in giro". Anche l'auto del ministro è stata oggetto della contestazione da parte dei Comitati.
La relazione scaricabile cliccando su questo link: Relazione Ministero della Salute
https://docs.google.com/open?id=0B18jLaXwBmtiQXdoQW9TcnZicGs