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Porto, De Luca: "Mentre a Napoli si dorme, a Salerno si investe"

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Il viceministro alle infrastrutture e sindaco di Salerno De Luca sulla vicenda Porto di Napoli
Ragionare sull'ipotesi di accorpamento tra il porto di Salerno e quello di Napoli: «E' un ragionamento assolutamente prematuro anche perchè in questo momento, mentre nel Porto di Salerno vanno avanti gli investimenti e si programma il futuro, in quello di Napoli si dorme».

A sostenerlo è il vice ministro alle Infrastrutture, e sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. «Non e' stato ancora approvato il piano regolatore dell'Autorità Portuale, il grande progetto del Porto di Napoli non va avanti, non e' stato ancora nominato il presidente dell'Authority - dice De Luca - qui si rischia di perdere ottocento milioni di euro tra risorse dell'Unione Europea e investimenti privati e quindi mi pare che dal versante porto di Napoli si stia facendo di tutto per perdere lavoro e risorse. Io credo che dobbiamo andare avanti, cercando di mantenere i nostri tempi, compatibili con quelli dell'Unione Europea e con quelli dell'economia».

"Il Palazzo di via Foria andava ritirato dall'asta"

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Il caso dell'Hotel Real Orto Botanico sollevato dall'architetto e consigliere comunale, Gaetano Troncone. L'immobile venduto a prezzo di saldo nel 2012
Cosa spinge un'amministrazione comunale a vendere un immobile di particolare pregio, recentemente ristrutturato, a un prezzo pari a meno della metà del suo reale valore? Lo stato di dissesto delle casse comunali non costituiscono una motivazione valida per la vendita affrettata, semmai costituiscono un'aggravante per il depauperamento del patrimonio immobiliare. Eppure è quanto avvenuto a Napoli con la cessione dell'immobile che ospita l'Hotel Real Orto Botanico, di cui si è occupato MediNapoli appena due giorni fa.

La denuncia del consigliere comunale Gaetano Troncone, presidente della Commissione Diritti e Sicurezza del Consiglio Comunale, contenuta in un'interrogazione urgente sulle procedure seguite dall'amministrazione comunale per la vendita dell'immobile risalente al '700 e valutato come bene di interesse storico, ha trovato riscontro nella risposta degli uffici tecnici del Comune e anche del neo assessore al Patrimonio, Alessandro Fucito.

Hotel Real Orto Botanico sottostimato: conferme dal Comune

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Lo storico palazzo di via Foria, nei pressi della nota riserva di specie vegetali da cui prende il nome, è stato aggiudicato all’asta per 2,2 milioni di euro. Gli Uffici tecnici del Comune confermano i dubbi del consigliere comunale Gaetano Troncone, autore di varie interrogazioni sulla vendita in saldo dell'edificio, il cui valore è stimato in 5 milioni di euro

L’edificio, di origine settecentesca e considerato immobile di pregio storico-architettonico, è stato venduto ad un prezzo di poco superiore ai 2 milioni di euro, in seguito ad asta andata praticamente deserta con una sola proposta di acquisto presentata. Un costo inferiore al valore dello stabile la cui stima ammonta, invece, a quasi 5 milioni (come dichiarato nella delibera di giunta comunale n. 1264 dell’8 agosto 2008 in merito all’approvazione del valore di stima). Perché il Comune ha venduto il palazzo ad un prezzo incongruente con il valore dell’immobile? Domanda più volte pronunciata dall’architetto Gaetano Troncone, consigliere comunale nonché Presidente della Commissione Consiliare “Diritti e Sicurezza”.

Pompei: turisti sotto il sole per assemblea sindacale

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Scavi di Pompei: ingressi chiusi per un'assemblea indetta da Cgil, Cisl e Uil
Turisti bloccati all'esterno degli scavi di Pompei: sono circa 500 i turisti rimasti bloccati dinanzi ai cancelli sbarrati. L'assemblea dei lavoratori, indetta dai principali sindacati, interessa anche i siti archeologici di Ercolano, Oplontis, Stabia e Boscoreale.

I turisti, equamente suddivisi attorno ai tre varchi di ingresso, hanno atteso il termine dell'assemblea. A quanto si apprende, i visitatori in attesa erano per la maggior parte turisti non appartenenti a gruppi organizzati.

L'orda barbarica ed il Grillo parlante

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Vi è un’immagine che più di altre stringe il cuore dei napoletani. Non occorre andarla a cercare nel dedalo dei vicoli del Centro storico o nei deserti alienanti delle periferie, là dove il degrado continua ad avanzare incontrastato su edifici religiosi e palazzi nobiliari, nelle arti e mestieri, nell’anima e nel corpo di questa martoriata città. E’ sotto gli occhi di tutti, distesa com’è lungo uno dei luoghi simbolo di Napoli che un’incolta minoranza s’incaponisce a chiamare “lungomare liberato” e a vilipendere con eventi imposti da una potestà d’imperio incondizionata, mai vista a Napoli prima dell’era de Magistris.
E’ la rappresentazione desolante e desolata che offre alla vista il quadrilatero delimitato dalla Riviera di Chiaia, Piazza Vittoria, Via Caracciolo, Piazza della Repubblica. L’area su cui Ferdinando IV volle creare un pubblico spazio, il “Real passeggio di Chiaja”.