Tempi duri per il colosso di Collecchio. La Parmalat soffre di nuovo ed il consiglio di amministrazione ha già stabilito di rinviare l’assemblea degli azionisti prevista per il 12, 13 e 14 aprile alla data del 25 giugno e giorni seguenti sfruttando il decreto legge numero 26 del 25 marzo 2011 entrato in vigore il 27 marzo. Il decreto legge denominato “decreto anti-scalate”
permette da poco tempo la possibilità da parte dell’organo amministrativo di una società quotata in borsa di poter rinviare l’assemblea degli azionisti fino a 60 giorni dalla data di chiusura del bilancio. Il gruppo francese Lactalis che detiene già il 28,97% delle azioni ordinarie della Parmalat fa sapere che non intende acquisire nuove azioni per il controllo della nota azienda parmigiana ma che vuole soltanto poter esercitare i propri diritti in riferimento alle azioni in possesso anche perché, fa sapere l’amministratore delegato Emmanuel Besnier, sono stati già attivati dinanzi all’Unione Europea i procedimenti relativi alle questioni anti-trust. L’alta dirigenza della società italiana al momento temporeggia perché in attesa dell’inserimento nel decreto Omnibus dell’articolo 7 che consente alla Cassa Depositi e Prestiti di poter acquistare azioni di società di rilevante interesse nazionale. Nel frattempo la società Barilla fa sapere con un comunicato di ieri che non è affatto interessata all’acquisto di Parmalat e che quindi non vi è in previsione nessun incontro in tal senso.
Antonino Alfano