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Cultura

Rewind. Arte a Napoli 1980-1990

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La mostra a Castel Sant’Elmo presenta circa cento opere e propone una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento.

Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 è dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia”.


Sono state coinvolte nel progetto le principali gallerie d'arte operanti in quel periodo come quella di Lucio Amelio, Il Centro, lo Studio Trisorio, lo Studio Morra, Lia Rumma, Alfonso Artiaco; queste ultime, ancora attive, sono state chiamate a individuare opere, presenti in collezioni private campane, essenziali per descrivere adeguatamente quel contesto che fece di Napoli un crocevia internazionale. Per citare alcuni nomi degli artisti non napoletani si va da Gino De Dominicis, Alberto Burri, Jean Michel Alberola, Joseph Beuys a Hermann Nitsch, Sol LeWitt, James Brown, Ronnie Cutrone, Kenny Scharf, Luigi Ontani.
Sono state ricostruite anche  alcune collettive di quel decennio: Evacuare Napoli. L’ultima generazione, 1985 e L'officina di Scafati, 1986, proponendone una lettura evocativa.

La mostra è progettata  in continuità con le attività e la vocazione del museo Novecento a Napoli e con gli incontri con gli artisti e i protagonisti proposti durante i Giovedì contemporanei 2013-2014, l’esposizione comprende artisti, opere e documenti che descrivono gli avvenimenti di quegli anni cruciali, delineando una vicenda di respiro complesso, che si è mossa su piani paralleli, in cui hanno convissuto aperture a linguaggi internazionali, sperimentazioni di giovani e l’attività dei maestri.

L’esposizione realizzata dalla Soprintendenza Speciale  per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, è promossa e finanziata dal Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

In mostra opere di:
Fabrizia Abbagnano, Jean-Michel Alberola, Marisa Albanese, Carlo Alfano, Joseph Beuys, Bill Beckley, David Bowes, Paolo Bresciani, James Brown, Alberto Burri, Giuseppe Caccavale, Maurizio Cannavacciuolo, Angelo Casciello, Gennaro Castellano, Alan Charlton, Franco Cipriano, Francesco Clemente, Ronnie Cutrone, Maurizio Colantuoni, Giuseppe Desiato, Gabriele Di Matteo, Gino De Domincis, Tommaso Durante, Luciano Fabro, Sergio Fermariello, Matteo Fraterno, Lino Fiorito, Mario Franco, Eugenio Giliberti, Sasà Giusto, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Douglas Huebler, Massimo Kauffman, Joseph Kosuth, Massimo Latte, Sol LeWitt, Nino Longobardi, Lello Lopez, Saverio Lucariello, Luigi Mainolfi, Umberto Manzo, Ugo Marano, Claudio Massini , Silvio Merlino, Aldo Mondino, Peter Nagy, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Luigi Pagano, Gloria Pastore, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Rosa Persico, Alfredo Pirri, Lucia Romualdi, Mimma Russo, Kenny Scharf, Antonello Scotti, Ninì Sgambati, Franco Silvestro, St-Art, Daniel Spoerri, Philip Taaffe, Ernesto Tatafiore, Niele Toroni, Gerardo Vangone, Luigi Vollaro, Giuseppe Zevola, Oreste Zevola.

Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 è curata da Angela Tecce e si avvale del contributo scientifico di numerosi studiosi, ricercatori, testimoni che hanno ciascuno affrontato temi e questioni critiche per intrecciare un racconto corale: Luciana Berti, Claudia Borrelli, Renata Caragliano, Maria De Vivo, Eugenio Giliberti, Maria Giovanna Mancini,  Chiara Pirozzi, Adriana Rispoli, Maria Savarese, Olga Scotto di Vettimo, Mario Francesco Simeone, Stefano Taccone, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Alessandra Troncone, Brunella Velardi, Andrea Viliani, Eugenio Viola, Stefania Zuliani. Interviste a Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Bruno Corà, Jean Digne, Nicola Spinosa, Angelo Trimarco. 

Catalogo edito da ARTE’M. Durante i lavori per questa mostra è mancato Oreste Zevola e interpretando il desiderio di tutti abbiamo voluto dedicargli il catalogo.

Costellazione ‘80

In occasione della mostra dedicata all’arte degli anni Ottanta è stato creato un percorso virtuale attraverso postazioni multimediali - Costellazione ’80 - con la funzione di collegamento tra le collezioni, le mostre e le sezioni museali, di modello per un archivio dell’arte contemporanea a Napoli.

A comporre un quadro di insieme articolato parteciperanno -  insieme  a  Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 a Castel Sant’Elmo e Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990 in contemporanea al Museo Pignatelli - la sezione di arte contemporanea del Museo di Capodimonte e la collezione Terrae Motus della Reggia di Caserta, imprescindibili elementi di questa Costellazione ‘80. Inoltre il Museo Madre e l’Accademia di Belle Arti di Napoli offriranno un contributo specifico coerente con le loro ricerche e attività.


Informazioni
Rewind. Arte a Napoli 1980-1990

Sede        Napoli, Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini, 22
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www.polomusealenapoli.beniculturali.it
https://www.facebook.com/rewindnapoli80

Date        20 dicembre 2014 - 8 febbraio 2015
Orario      ore 9-18; MARTEDI’ CHIUSO
Ingresso    € 5,00

 

The Go-Between, mostra di artisti internazionali a Capodimonte

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Una selezione di artisti internazionali emergenti dalla collezione di Ernesto Esposito
(14 dicembre 2014 - 13 gennaio 2015) a cura di Eugenio Viola


The Go-Between è una mostra dedicata alla prestigiosa collezione di Ernesto Esposito, designer di calzature di fama internazionale, la cui raccolta, iniziata oltre trent’anni fa a Napoli, con artisti del calibro di Joseph Beuys, Cy Twombly, Robert Rauschenberg, Gerhard Richter, Andy Warhol, è oggi riconosciuta come una tra le più interessanti in Europa ed è stata già esposta in diversi musei europei e americani.


The Go-Between è “l’intermediario”, “il messaggero” che serve da passaggio, da unione, da collegamento fra due persone o cose.

Caratteristica peculiare della collezione Esposito è da sempre l’attenzione rivolta verso i giovani artisti, il suo “occhio” e lo scommettere, incondizionatamente, sulle ragioni del nuovo. Da qui la selezione delle opere in mostra - circa novanta - incentrata sulle ultimissime acquisizioni di artisti, di generazioni e provenienze diverse, la maggior parte ancora emergenti, alcuni invece già riconosciuti nel panorama internazionale.
A questi si aggiunge una serie di contrappunti, accuratamente scelti tra i “grandi classici” presenti nella collezione Esposito, chiamati a dialogare con le opere ospitate nella Wunderkammer del museo.    

Inaugurazione             sabato 13 dicembre ore 18

Apertura al pubblico    domenica 14 dicembre

Le stagioni di Jommelli al Festival di Musica Antica

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Soave sia il vento celebra Niccolò Jommelli in tre giornate di studio e spettacoli dal 5 al 7 dicembre. Concerto sabato 6 dicembre presso Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano
Nell’anno del terzo centenario della nascita di Niccolò Jommelli non potevano mancare alla prima edizione del Festival Internazionale di Musica Antica Soave sia il vento, organizzato dal Centro Pietà dei Turchini, appuntamenti  per celebrare un grande Maestro la cui capacità creativa, la continua ricerca di realizzazioni armoniche, la naturalezza delle idee musicali mettono in risalto l’origine di tutto quello che di più bello si è espresso musicalmente nell’Europa di quel periodo.

Tra i massimi compositori del Settecento europeo, Nicolò Jommelli, nacque ad Aversa e si formò a Napoli al Conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana e poi a quello della Pietà de’ Turchini. La sua carriera, favorita dagli ambienti aristocratici della capitale, ebbe inizio presso i due teatri dedicati prevalentemente alla “commedeja pe museca”, nei quali il giovane compositore riscosse ampio consenso. Ben presto la sua fama valicò i confini del Regno e da Roma, dove si era recato subito dopo i primi successi, fu a più riprese ingaggiato presso le maggiori piazze del tempo e le grandi corti del continente. Significative furono le sue tappe a Venezia, Madrid, Bologna, Torino, Lisbona e Vienna, città nella quale approdò anche grazie all’appoggio del poeta cesareo Metastasio, che ne apprezzava il talento e le alte doti compositive, tanto da raccomandarlo vivamente a Carlo Broschi in stanza presso i Borbone di Spagna.

Porta Capuana. Vocabolario d'uso napoletano-toscano

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La Napoli degli anni preunitari e Porta Capuana nel 'racconto urbano' di Gaetano Valeriani - Martedì 25 novembre presso Cappella Sansevero presentazione del libro Porta Capuana. Vocabolario d’uso napoletano-toscano. Regole del napoletano di Gaetano Valeriani a cura di Patricia Bianchi
Come appariva Napoli e uno dei suoi luoghi più significativi come Porta Capuana nel 1847 a un “forestiero”? La testimonianza dello scrittore, lessicografo e giornalista toscano Gaetano Valeriani, collaboratore di Basilio Puoti, ci mostra con la sua vivace narrazione come si presentava la città partenopea attraverso una descrizione di gusto antropologico e con acute notazioni e giudizi severi sul dialetto napoletano plebeo. Attorno a una brulicante Porta Capuana degli anni preunitari, ambiente urbano e ambiente linguistico risaltano con una forte connotazione, a tratti anche negativa, in una serie di rappresentazioni di scene di vita, dal mondo del mercato e delle lavandaie ai saltimbanchi, dai ritrovi dei camorristi alle manifestazioni di religiosità popolare.

Caccia al LIBRO

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Per chi ama i libri e la lettura, l’Associazione Lux in Fabula ha organizzato una caccia al tesoro davvero particolare che coinvolge alcune tra le più prestigiose biblioteche e i più vivaci luoghi per la lettura presenti a Napoli. Anche l’antica e ricchissima Biblioteca del Museo Archeologico di Napoli partecipa all’iniziativa. Il 5 novembre alle ore 11, su prenotazione (tel. 0814422270 e 0814422273), visita guidata alla Biblioteca e partecipazione alla “Caccia al libro” con interessanti premi.

L’associazione LUX in FABULA presenta la sua nuova iniziativa, legata al tema della lettura, dal titolo «Caccia al libro». Si tratta  di una vera e propria caccia al libro in cui si nasconde una busta contenente un premio.
Può partecipare chiunque ne abbia voglia e il fortunato che troverà la busta beneficerà del premio contenuto al suo interno. Questa iniziativa è frutto della collaborazione con diverse librerie e biblioteche, sia pubbliche sia private, sparse sul territorio che va dai Campi Flegrei fino alla città di Napoli.

Lo scopo principale è quello di promuovere l’importanza della lettura: il premio, infatti, esprime simbolicamente un vero tesoro "nascosto" che si cela tra le pagine dei libri, fonte di un insostituibile bagaglio di conoscenze ed esperienze intellettive.