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La mappa di Dario Di Cesere su Lux In Fabula

Napoli: la sua storia, la sua arte, le sue scale - La mappa di MediNapoli su Lux in folio. Evento di presentazione a Pozzuoli, sabato 23 maggio
Napoli è una città tutta in salita, in tutti i sensi: ma alcune salite partenopee offrono spettacoli eccezionali. Dario di Cesare, grafico napoletano, ha presentato recentemente al caffè letterario Strega, in piazza san Domenico Maggiore, una cartina di Napoli davvero inedita rispetto a quelle comuni. La sua mappa infatti presenta qualcosa di speciale, qualcosa che al pari di chiese e monumenti fa la storia della nostra Napoli: le scale.

Dalla Pedamentina alla salita Cacciottoli, fino alle scale del Moiariello: incantevole percorso, che assieme ai gradini Giuseppe Piazzi collega via Foria a Capodimonte; ed è proprio a queste che il grafico napoletano dedica il suo più recente lavoro, un lavoro durato diversi mesi e che lo ha coinvolto in una continua e piacevole riscoperta del suo luogo natio.

“Senti chi ricerca! Storie di ricerca e ricercatori” in onda su RadiOrientale

La web radio dell’Università degli Studi Napoli “L’Orientale” ospita il format radiofonico per conoscere il dietro le quinte della ricerca

È tutto pronto per la diretta che si terrà, mercoledì 27 luglio, a partire dalle ore 21.30, sulle frequenze di RadiOrientale, la web radio de “L’Orientale” di Napoli, che trasmetterà “Senti chi ricerca”, il primo format condiviso realizzato dalle web radio universitarie italiane dedicato al mondo della ricerca scientifica e che dà voce ai ricercatori. Dopo le prime sette puntate realizzate da Unica Radio di Cagliari, Sanbaradio di Trento, Radiophonica di Perugia, CampusWave Savona, Uniradio Cesena, Radio Spin Prato e Radio Eco, è il momento di RadiOrientale.

Il pregiudizio: il pubblico è stupido

In materia d’arte, ognuno ha diritto alle proprie opinioni e nessuno può dimostrare niente. Dunque ciò che qui si afferma non è detto ex cathedra e si può legittimamente sostenere tutto il contrario. Ma proprio per questo, perché è lecita l’antitesi, sarà pure permessa la tesi.
Chi in televisione ama soprattutto i telefilm polizieschi forse avrà notato che i prodotti italiani, in confronto con quelli americani, sembrano provinciali, sentimentali e, per così dire, “stupidi”. E questo è sorprendente. In Italia ci possono mancare tante belle qualità, non certo quelle intellettuali, e i nostri uomini di spettacolo non possono essere meno intelligenti dei colleghi americani: dunque il difetto deve risiedere altrove.