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Andy Warhol al Pan

Al Palazzo delle Arti di Napoli una mostra per ricordare l’eclettico artista e il suo legame con la città partenopea.

Dal 18 aprile al 20 luglio 2014 il Pan ospiterà la mostra “Andy Warhol. Vetrine”. La mostra, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Spirale d’idee in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, raccoglie 180 opere di Warhol, focalizzando l’attenzione sul particolare legame che univa il celebre artista a Napoli. Legame dovuto all’amicizia di Warhol con il gallerista napoletano Lucio Amelio.


Sodalizio nato negli anni settanta, periodo nel quale Warhol ebbe modo di fotografare alcuni dei personaggi noti della città, le cui immagini fanno parte del percorso espositivo al Pan. Tra i personaggi napoletani immortalati da Warhol figurano Graziella Lonardi Buontempo, Ernesto Esposito, Peppino di Bernando, Joseph Beuys, oltre alle vedute partenopee delle sue Napoliroid. Proprio all’amicizia con Amelio si deve la nascita del suo più noto e monumentale headline work, Fate presto, basato sulla prima pagina del Mattino del 23 novembre 1980, il cui strillo trasformava in notizia l’evento drammatico del terremoto in Irpinia. Evento che impressionò Warhol, tanto da ispirargli, qualche anno dopo, una nuova serie di lavori dal titolo “Vesuvius”, in cui l’immagine iconografica del vulcano viene replicata ossessivamente in colori diversi. “Per me l’eruzione – spiegò l’artista – è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario e anche un grande pezzo di scultura… Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale”.

Seguendo il legame immaginario tra Napoli e New York cercato a suo tempo da Amelio, la mostra rintraccia i nodi di una sotterranea empatia tra l’underground promiscuo e multirazziale, bello e dannato della metropoli statunitense e la magmatica creatività popolare della capitale storica del Mediterraneo. La mostra propone, tra l’altro, la serie Ledies and Gentlmen del 1975 e i disegni realizzati dall’artista a partire dalle fotografie di Wilhelm von Gloeden (1978) acquistate da Lucio Amelio; la storica serie Marylin del 1967 e quella firmata da Warhol nel 1985 con la scritta “questa non è mia” (Marylin this is not by me).

Il titolo della mostra, Vetrine, nasce dall’esposizione di un nutrito gruppo di opere su carta tratto dalla serie Golden Shoes, realizzata da Warhol all’inizio della sua carriera nella Grande Mela quando, a metà degli anni ’50, lavorava come grafico pubblicitario e vetrinista per i negozi di Madison Avenue. Chiude la mostra la presentazione di serigrafie delle Campbell’s soup e dei Comoufflage, “scatole-scultura” e t-shirt realizzate dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, in sintonia con l’intuizione dell’artista che aveva visto nella moltiplicazione seriale delle proprie opere un’inedita sinergia tra le tecniche di produzione industriale e le regole della grande distribuzione. L’arte che si fa mercato, produzione di se stessa.

Mostra Andy Warhol, Vetrine: Pan, Palazzo delle Arti Napoli, Via dei Mille, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 19.30, domenica dalle 9.30 alle 14.30; martedì chiuso. Biglietti: intero €8, ridotto €4, studenti €5, gratuito per bambini fino a 5 anni, famiglia 4 ingressi €17.

Sito ufficiale: www.palazzoartinapoli.net

 

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