Il Parlamento Europeo ne approva l'abolizione
Con un progetto legislativo denominato "pacchetto telecom", approvato dal Parlamento europeo il 3 aprile 2014, i fornitori di connessione internet non dovrebbero più essere in grado di bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti per ragioni economiche o di altro tipo. I deputati hanno anche votato per abolire dal 15 dicembre 2015 le tariffe sul roaming, i costi aggiuntivi per l'utilizzo del telefono cellulare in un altro paese Ue. Il passaggio in prima lettura permetterà al nuovo parlamento di completare il processo legislativo.
La Commissione aveva inizialmente proposto la regolamentazione delle telecomunicazioni nel settembre del 2013. Essa mirava a mettere KO le tariffe di roaming, e garantire internet aperto a tutta la popolazione facente parte dell’UE, vietando il blocco della rete o dei contenuti.
Il Vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes ha dichiarato:
"Questo voto rappresenta l’aiuto dell’Unione Europea, nel fornire ai cittadini quello che è l’UE. Sbarazzarsi degli ostacoli per rendere la vita più facile e meno costosa, fa parte della nostra vita quotidiana, riuscendo a capire dove e come stiamo pagando qualcosa. Le imprese devono avere la possibilità di lavorare in ambito anche Europeo, e questo regolamento rende più facile per loro tutto ciò. Abbiamo vinto!
Nel 2010 ho promesso di concludere le tariffe di roaming entro la fine del 2015, e ora siamo ad un passo dal raggiungere tale risultato. Manca ormai poco!
Gli Stati membri dell’UE rivedranno il regolamento, e la Commissione attende un accordo definitivo entro la fine del 2014".
L'INDAGINE DI THINKYOUNG - Nelle scorse settimane erano stati resi noti i risultati di un'indagine di Think Young nella quale era emersa la preoccupazione dei giovani per gli eccessivi costi di roaming e di accesso a internet. Per i giovani dai 18 ai 34 anni le priorità sono la "riduzione delle spese astronomiche per il roaming e accesso ad internet senza restrizioni".
A scattare la fotografia è l'indagine su oltre mille cittadini europei commissionata dall'organizzazione non profit ThinkYoung, che ha voluto dare voce ai giovani mentre è al vaglio dell'Europarlamento il pacchetto tlc, che anticipa la fine dei costi del roaming al 15 dicembre 2015 da luglio 2016. Secondo i dati, raccolti fra ottobre e novembre 2013, il 93% dei giovani europei si sente limitato nell'uso di cellulare e altri dispositivi portatili quando è all'estero, a causa degli elevati costi del roaming: basti pensare che solo il 37% usa internet al di fuori del proprio Paese, contro l'86% quando è a casa. Di qui la convinzione della maggioranza degli intervistati che se scomparissero i costi di roaming aumenterebbe anche il loro accesso al web nei viaggi all'estero. Altra richiesta degli under 34 è l'accesso ad internet senza restrizioni (81%), problema avvertito da un quarto degli intervistati. Il 79% dei giovani europei si dichiara di conseguenza a favore di un rafforzamento dei poteri di regolamentazione dell'Ue per garantire prezzi equi e armonizzare il mercato interno. "I giovani ci hanno inviato un segnale forte e chiaro: vogliono la fine del roaming e accesso senza limitazioni a internet" ha commentato il commissario Ue all'agenda digitale, Neelie Kroes. "Il nostro lavoro a Bruxelles - ha quindi concluso - è assumerci questa responsabilità e fornire risultati".